domenica 2 gennaio 2011

Sabato Sera Alla Discoteca

A capodanno sono stato in discoteca. Cioè non era una vera e propria discoteca, il posto era carino e non un forno, e la musica era fantastica. Serata funky. Funky quello vero, con tanto di spezzoni presi direttamente da Soul Train. In sé quindi la serata non sarebbe stata male, se non fosse successo ciò che accade praticamente sempre quando si va in posti come quello, magari di sabato sera, magari la notte di capodanno. Perché l'assurdità più grande dell'andare in discoteca non sta tanto nel fatto di rinchiudersi in un posto buio insieme a centinaia di altre persone, a ballare musica ripetitiva e ad ubriacarsi, ma piuttosto nel fatto che, in discoteca, non si balla poi più di tanto. Cioè, la cosa assurda, e che a me capita sempre, è che per la maggior parte del tempo si faccia altro, e decisamente non si tratta di attività piacevoli. Si fa la coda, poi la coda per il guardaroba. Poi si va a dare un'occhiata in pista, ma siamo ancora troppo lucidi e "freddi" per cui ci si allontana facendosi strada nella massa, con i gomiti alti e ben puntati, e magari si va ad ordinare un drink. E anche lì, la coda per il drink. Si aspetta una buona mezz'ora per bere una robaccia in un bicchiere di plastica, dopodiché si va di nuovo verso la pista, ma poi viene voglia di una sigaretta e via a fare la coda per uscire nella zona fumatori. E la coda per poi rientrare. Ma in tutto questo tempo i nostri amici si sono spostati, quindi di nuovo ci si tuffa nella folla, gomiti alti e ben piantati, a cercare gli altri. Li troviamo in coda al bar per un altro drink. E allora via, un'altra mezz'ora ad aspettare che bevano loro. E alle ragazze scappa la pipì. E allora via, un'altra ora di coda al cesso in attesa di pisciare. Poi magari si va in pista e si balla quei dieci minuti prima di avere troppa sete di nuovo, fa un caldo boia dopotutto. E allora ancora gomiti alti e ancora coda per il drink e ancora gomiti alti e insomma non fai in tempo a fare due salti che ti accorgi che sono le cinque del mattino e forse è ora di andare. E non hai ballato neanche un minuto di fila. Ed è sempre così. E alla fine è quella la cosa che più mi dà fastidio di quei posti lì, il fatto che si perda tempo in fuffa totalmente evitabile in qualsiasi contesto, ma che lì rappresenta quasi la totalità delle cose che accadono.