Casa! Casa!
Finalmente sono a casa!
Chiaramente intendo Bologna, non il luogo in cui ho passato 18 anni della mia splendida, seppur canonica, vita. Sentivo una nostalgia tremenda del Pratello e del generico chiasso della Dotta, Grassa e dio solo sa cos'altro città. Una giornata chiaramente di nullafacenza, durante la quale mi sono goduto una pioggia favolosa durata pochissimo, e che per un momento ci ha dato l'illusione di rinfrescare l'aria. Perchè fa caldo. Ma fa proprio caldo. E a Ferrara ancora di più. Sono tornato a Bologna anche per quello. E anche perchè domani vado a Roma, si sposa una delle mie cugine ebolitane. Gran festa e gran rottura di coglioni, la previsione è "matrimonio all'insegna del vecchiume". Per quanto mi riguarda, cercherò di far ubriacare la nonna, almeno ci si diverte un po'. Sarà un'impresa impossibile, siccome qualsiasi cosa beva la piscia dopo poco più di venti minuti. Cara vecchia zè liberatina. Vecchia proprio. Io non credo di riuscire a campare 92 anni. Soprattutto se continuo a fumare come sto facendo in questi giorni, ma si sa come vanno queste cose, lo studio, una crisi, uscite in compagnia e concerti... E la Camel si arricchisce.
Martedì torno a Ferrara, e nonostante lo spettro degli esami imminenti, sono contento di andarci. Le cose vanno molto meglio ora che mi sono degnato di restarci per più di 3 giorni, ho "consolidato" i miei rapporti con i compagni di casa, in modo particolare con Elisa. Ok, spesso non abbiamo un granchè da dirci, ma il rapporto è più sincero e spontaneo, o almeno così mi è sembrato. Con gli altri anche va bene, si esce, si ride e si scherza. Mi stanno generalmente tutti simpatici, anche se con qualcuno proprio non riesco a comunicare per più di 2 minuti. Vabbè, vedremo. Ferrara è più che mai attiva in questi giorni. Concerti, spettacoli, notte bianca, mostre, veramente di tutto. Poi a settembre si spegne, quando la città si riempie di nuovo. Che città strana. La manifestazione che più mi piace è "Ferrara sotto le stelle" una rassegna di concerti, la maggior parte dei quali gratuiti, all'aperto, in Piazza Castello. L'anno scorso mi sono divertito come un idiota al concerto dei Belle & Sebastian, quest'anno sono stato al Concerto dei Marlene Kuntz e a quello di Beck.
I Marlene, non l'ho mai negato, mi stanno sulle palle. Vuoi perchè Godano mi sembra spocchioso e troppo finto figo per starmi simpatico, vuoi perchè io con i gruppi italiani non ci vado granchè d'accordo. E poi quando vennero ad Eboli furono proprio stronzi.
Concerto gratuito, strapieno di gente, temperatura ottima, si stava da Dio. E loro hanno contribuito a darci questa sensazione. Lo ammetto, sono stati bravi. Veramente bravi, hanno suonato divinamente. Soprattutto quell'uomo che si vede dietro a Godano capellone... E' l'ex bassista dei C.C.C.P. un grande. Il repertorio è stato piuttosto "classico", nonostante io li conosca quasi per nulla la maggior parte delle canzoni le avevo sentite. Un bel concerto, ma ci sono andato solo perchè era gratuito.
Quello di Beck invece lo aspettavo da tempo. Con la bava alla bocca ho chiesto al tipo della prevendita se ne aveva ancora, due giorni prima del concerto. Per fortuna la risposta è stata affermativa, e non sono mai stato così contento di aver speso 28€.
Beck non è particolarmente amato a Ferrara, che in fondo si sfama solo di gruppi mainstream, e il prezzo è stato un deterrente piuttosto forte. Non c'era tantissima gente, ma l'atmosfera è stata splendida comunque. Anche lui ha fatto i suoi pezzi storici, come Sexx Laws o Hotwax. Su Loser il coro è durato almeno 5 minuti, gestito completamente dal pubblico. Dopo quasi un ora e mezza di concerto, totalmente volata via, tra pezzi storici e i nuovi dell'album Guero, Beck ha preso la chitarra acustica, mentre il resto della Band, compreso quel mattissimo percussionista che balla come un idiota sul palco, si sono seduti ad un tavolo, ed hanno cominciato a mangiare. Dopo un paio di canzoni quei gran musicisti hanno preso le posate e con quelle hanno cominciato a suonare piatti e bicchieri. E' durata quasi mezz'ora, tra tintinni vari, uno spettacolo davvero. Splendido.
Chiaramente, il concerto si è concluso con Get Real Paid, canzone sempre usata alla fine da Beck perchè si presta moltissimo, e si può modificare a piacimento e teoricamente all'infinito. E mentre Beck saltellava sul palco da uno strumento all'altro, almeno 20 persone del pubblico saltavano con lui, ballavano e suonavano, secondo tradizione. Uno spettacolo, da vedere e rivedere.
Mid pleasures and palaces though we may roam,
Be It ever so humble, there's no place like home.
John Howard Payne