lunedì 31 ottobre 2005

Requiem Per Un Numero Parte II

E' una curiosità, più che altro. Veidamo, dopo qualche settimana, com'è la situazione.



Il 1254 continua a fare pubblicità in giro per le città, ma in tv è quasi totalmente scomparso. Sul sito internet sono apparse le tariffe.


Il 1240 continua ad essere discreto, invadendo soltanto le stazioni ferroviarie.


Il 1288 è completamente sparito. Non se ne vede in giro una pubblicità da parecchio, di siti internet neanche l'ombra.


Poi c'è la questione 892 892. Scomparsi. Il sito continua ad andare, e sono apparse le tariffe anche qui.




Alla luce dai fatti, potremmo ritenerci soddisfatti. Le società hanno deciso che il martellamento può terminare, avendo fatto entrare nella testa degli italiani tutti questi numerini magici. Ma ecco che arriva il colpo di coda.



Il 1299.


Arriva in sordina, senza che nessuno ne sapesse niente. Arriva in evidentissimo ritardo rispetto agli altri. Martella anche più degli altri a qualsiasi orario su ogni canale tv. Fa una pubblicità discreta e retrò molto in stile carosello, risultando anche simpatica volendo. Siti informativi, niente. Tariffe ignote.


La mia curiosità è dovuta proprio a questo numero. Più che altro, ho una domanda:


Perchè la società che gestisce il numero, la Enhanced Services, fa capo alla Numero Italia, la stessa dei gemelli baffodentoni? Ma quante cazzo se ne inventano?

sabato 29 ottobre 2005

*STANDBY* (Grand Finale)

E finalmente, il giorno arrivò. Il nuovo cucciolo è già tra le mie manine pacioccose, e mi ha già dato modo di gioire delle bellezze grafiche e architettoniche dello stramaledetto gioco. Bello.



Teoricamente ora la cosa più normale da fare sarebbe chiudersi in casa e dare sfogo a questa ossessione masturbandosi ore ed ore il cervello cercando di far capire alla tua creatura, Bruno, che I Cittadini NON Si Mangiano.


 (Bruno, a destra, poco prima di essere scelto.) *FOTO DI REPERTORIO*



E invece no. No, c'ho di meglio da fa. Il che detto così è assurdo, siccome in effetti questi 600 euri spesi per il pc nuovo sono stati sborsati proprio a causa di Bianco e Nero 2. O almeno, Bianco e Nero 2 ha avuto un peso importante nella faccenda. Però è successa una cosa, tra capo e collo, che mi ha portato a dover organizzare in maniera diversa il mio weekend.




Ero a Ferrara, come non mi succedeva da un po' di tempo. Sorvoliamo sul fatto che abbiamo passato una settimana mitica, con laboratori divertenti come al solito e serate al limite dell'assurdo in una casa qualunque. Si, la nostra è ovvio.


Era martedì. Stavo andando a letto dopo essermi depresso abbondantemente dopo la visione di un film bellissimo: "Il Vangelo Secondo Precario". E non so perchè, ma per l'ennesima volta i miei neuroni andarono a cozzare tra di loro per formare il solito pensiero che ormai da quasi un anno e mezzo mi rodeva tutti gli organi passibili di  erosione. A N N A L I S A.


E chi cazz è, direbbe qualcuno. In effetti non so se questo piccolo sito di discutibile interesse abbia mai ospitato quelle lettere una in fila all'altra prima d'ora. Certo è che a gennaio 2005 per me Annalisa era già un senso di colpa.


Piccolo riassunto delle puntate precedenti.


Liceo Scientifico, primo Anno. La classe del buon zisho ospita 27 persone. Il buon zisho, seppure ricordi alla perfezione l'elenco delle medie,


(ardia astone buccella caggiano capaccio carrafiello carrafiello catalano cataldo cillo cuozzo de martino de martino fasano gatta gonnella latronico meola morrone mustacchio pagliuca polito rizzo rufolo santucci tedesco tortolani)


non sa esattamente chi ne faccia parte, esclusi ovviamente, i compagni delle medie.


Liceo Scientifico, secondo Anno. La classe del buon zisho ospita 25 persone. Due sono state troncate, lui doveva essere il terzo. Seppure ricordi alla perfezione i nomi dei bocciati (Paolo G. e Marilena L.) non è particolarmente sicuro di ricordare bene gli altri partecipanti al gioco della scuola dell'obbligo.


Liceo Scientifico, terzo Anno, quarto anno, quinto anno con postilla. La classe del buon zisho ospita 17 persone. Le conosce tutte benissimo e alcune farebbe anche a meno di conoscerle.


postilla: il quinto anno, a gennaio, a pochi mesi dal diploma A.A. cambia istituto. Psichiatrico.



In tutto ciò, l'Annalisa era presente il primo e secondo Anno. E il rapporto che aveva con zisho si poteva ricondurre a battute di dubbio gusto, offese e qualche masturbazione, mentale e non, riguardo alle piacenti fattezze del soggetto. Successivamente, il rapporto continuava al di fuori della scuola, con incroci improbabili durante il passeggio in piazza. Fino a che arrivò la svolta.


Il buon zisho confermò ciò che aveva detto fin dal primo giorno della sua esistenza. Bologna divenne la sua nuova casa, e con somma sorpresa scoprì che Annalisa era dello stesso avviso. Cominciò così un'amicizia viscerale, che li portò a stare fino alle 5 del mattino a chiaccherare sotto alla finestra della di lei camera. Si, non c'è neanche bisogno di dirlo. Ero cotto a puntino.


Dopo qualche mese i rapporti cominciarono a scricchiolare. Io, rassegnato al ruolo di amico o quel che è, cominciai a trattarla come tale e non come fulcro della mia esistenza, e quindi cominciai a farmi un po' di amici in quel di biologia. Cominciai ad uscire con loro e la cara A. sembrava non apprezzare. Insomma, era gelosa marcia. E dopo qualche scaramuccia, la mandai a cagare e buonanotte al secchio. Poi lei cercò di recuperare, scusarsi, ma io, attore più che mai, ero infognato nel mio ruolo di uomo ferito e incazzato, e la trattai così come si può trattare  un vecchio panno giallo per pulire i vetri sporco. (che tra l'altro sono IDENTICI allo stomaco umano. Provare per credere.)


E quindi la situazione si fermò. Io odiavo lei ma ero rovinato dal senso di colpa, lei odiava me e basta. Per quasi un anno e mezzo io credo di aver pensato a lei almeno una volta al giorno. L'ho anche sognata, qualche volta. Le ho scritto una decina di messaggi mai mandati.


E finalmente giungiamo a martedì (alla faccia del breve riassunto.) Stavo andando a letto, ho pensato a lei, e le ho fatto uno squillo. E lei mi ha mandato un sms. E ci siamo dati appuntamento per venerdì.


Tutto passato, dopo un anno e mezzo. Sapere che non ero l'unico stronzo che quando passava dai luoghi che frequentavamo insieme si sentiva un colpo allo sterno ed era tentato a chiamare, bloccato da una forza sconosciuta, è stato splendido. E anche ieri pomeriggio, quando l'ho vista arrivare, con i soliti occhiali da sole, con un sorriso per dire "e così ci rivediamo, sono felice ma anche incazzata" il cuore si è un attimo fermato, dopo minuti e minuti di tachicardia. Ed è stato bello, parlare di nuovo con lei, ricordare esattamente i suoi movimenti, il suo intercalare, la sua cadenza ancora legata alla nostra provincia, il suo profumo, il suo sguardo. E' stato bello, e le voglio bene. E' stato bello, e sono felice.


Il peso più grande che avessi mai portato sulla coscienza è stato cancellato da uno squillo. Stasera arriva Raffaele che domani deve andare a vedere i Dream Theather. Usciamo tutti e tre insieme, poi cena da lei e alla fine Estragon.


Bentornata, lì.

sabato 22 ottobre 2005

*STANDBY* (reprise)

Qualche giorno fa ho esordito con questa immagine:




Siamo sempre lì. Monopolizza ancora la mia esistenza, tanto da sognarmi la creatura di notte. C'è un piccolo problema però: io il gioco in questione ancora non l'ho provato.


E' installato sul mio pc, ma quando lo faccio partire appare un messaggio simile a questo:


"IL TUO PC FA SCHIFO! STRONZO!"


In sostanza ho scoperto che tipo l'anno scorso sono uscite ste schede nuove, PCI-EXPRESS. E ho scoperto che queste, come qualche sparuta AGP, hanno i PIXEL SHADER. E BW2 li vuole. Allora so andato spavaldo dal mio rivenditore di fiducia e gli dico: "oh, dammi una scheda superfica." Ne guardo un po', sto per prenderla e dico: "ma è pci-express?" e lui "certo." "e funzia con la mia scheda madre?" "certo che no."



Basito, gli chiedo una AGP che supporti la mia scheda madre. Ma ormai il morbo dello shopping e della necessità inutile mi ha colpito. Guardo con disprezzo le pur valide AGP nuove fiammanti, che mi puzzano di vecchio. Così, tra un "uh, si, mah" di fronte a me appare la coscienza buona di b&w2:




Immediatamente, di fianco le appare la coscienza cattiva:



 









 



















































Le scaccio entrambe. La mia decisione l'ho già presa, e il fatto che sia totalmente affine a quella della coscienza cattiva è un fatto totalmente irrilevante. Il tizio mi guarda sconvolto, anche se sono sicuro di non aver parlato con i due organismi digitali.


Lo guardo negli occhi, e con il fuoco dentro, gli dico, in aria di sfida: "Fammi un preventivo, dai".



E così, ecco che mi ritrovo con la bava perenne alla bocca, in attesa di giovedì. Giorno in cui mi arriverà il pc nuovo di pacca. Processore Athlon64 Socket 939 3,2Ghz, scheda madre ASUS di ultima generazione, 1 giga di ram, scheda video x800gto ultraperformante e overclockabile, hard disk da 200giga che riempirò di serie tv scaricate illegalmente e successivamente masterizzate su dvd grazie all'apposito masterizzatore pioneer 1100 nuovo fiammante. Il tutto a 580€, compreso il mio pc, che poverino, il cucciolo, ha cominciato a fare le bizze, e offeso, ogni tanto si riavvia da solo per ripicca. Finirà nel secondo miglior albergo di bologna a fare da router. Mica male, il cucciolo.

mercoledì 19 ottobre 2005

Dio!


Malgrado tutte le preghiere che Ti rivolgiamo


Le nostre guerre le perdiamo sempre.


Domani affronteremo una nuova battaglia


Grande davvero


Abbiamo più che mai bisogno del Tuo aiuto.


Per cui


Lasciami dire una cosa:


Quella di domani sarà una battaglia dura


Non roba da bambini.


Perciò Ti prego


Non mandarci in aiuto Tuo figlio


Vieni Tu.


Preghiera di Koqo, capo della tribù dei Grikuasa, 1876

sabato 15 ottobre 2005

Titolare postamat.

L'altro giorno sono andato in posta. Una piccola filiale, non troppo lontana da casa mia, a Ferrara. Dovevo pagare una multa presa sull'autobus, 40€ mortacci loro. Sono entrato con la mia solita aria da spaccone, e guardavo con superiorità la gente in fila, io. Perchè sono un figo, cioè sono un titolare postamat. Non so se mi spiego, io c'ho il bancoposta e finanzio le poste con un contocorrente che ormai non uso quasi più, e ho il sacrosanto diritto di prendere il bigliettino per i Titolari Postamat. Ero lì insomma, che guardavo con soddisfazione il mio bigliettino H31, e con un sorriso antipatico attendevo il mio turno, che sarebbe arrivato a breve. E guardavo sadicamente le vecchine in fila per prendere la pensione con lo sfigatissimo bigliettino L259, e pensavo che arrivate allo sportello avrebbero chiesto anche la pensione vedovile, nonostante il loro compagno era più vivo che mai in quel momento.


Ero lì, ed aspettavo. E già mi gustavo le facce stizzite degli altri in coda, e i loro commenti della serie "ma che vergogna! sono qui da 1 ora e lui è entrato da dieci minuti!" insomma me la tiravo tantissimo. Però il mio turno non è arrivato. Quelle stronze delle sportellaie hanno continuato a chiamare i bigliettini L del cazzo, mentre c'era un contribuente E CHE CONTRIBUENTE! che aspettava il tappeto rosso per pagare la sua multa. Sono stato lì quasi un ora, col mio bigliettino H31 in mano, mentre le vecchine arrivavano, claudicanti, allo sportello. Allora ho sbottato e ho detto "OH! Io CI HO LA PRIORITA!" e la sportellaia: "ma che c'ha il bancoposta?" "EH SI, CRIBBIO!" "ah, ma non funziona lo sportello abilitato oggi, prenda un L e si metta in fila."



Le vecchine mi guardavano sadicamente e mi additavano, ridendo sotto i copiosi baffi. Mesto ho preso il mio bigliettino L, e sono uscito col tramonto.


Dopo essere uscito ho guardato una vecchina, che arrivava lì sperando di ritirare la pensione prima della fine del mese. Dentro gli H funzionavano di nuovo, miracolosamente. Stavo andando via quando è arrivato un ragazzotto spavaldo, già in tiro per l'aperitivo. Allora ho preso il mio H31 e l'ho dato alla vecchina.


Titolari postamat del cazzo.

giovedì 13 ottobre 2005

The Decemberists - Sixteen Military Wives

Me ne sono già innamorato. Quel la-di-da che ricorda tanto Diane Keaton in "Annie" mi è entrato in testa da subito. E poi, hanno fatto un video geniale.

**STANDBY**


manca poco. e avrò una nuova droga. è assurdo, in questi giorni di nullafacenza bolognese non sto pensando ad altro. E' così, non ho niente di meglio a cui pensare.


In realtà ci sarebbe qualcosa, ad esempio



  • attendere inutilmente la chiamata del Sig. Comaschi e Soci.

  • Magari, e dico magari, comprare i libri del nuovo anno accademico

  • Forse, ma forse, dare più spazio alla mia vita sociale, che ha subito un grosso arresto negli ultimi giorni passati a bologna.

  • FORSE, ma proprio forse ma anche no, mettere in ordine il bazar della mia stanza.

  • MAGARI sistemare quelle due o tre cose legali tipo conto bancoposta in rosso eccetera.

  • Leggere il nuovo libro di palahniuk.

  • Grattarmi

  • studiare.


Però si sa, la mia scala delle priorità è sballata. Per cui, al momento, black & white 2 regna sovrano nei miei pensieri. E me ne vanto.




edito: giuro, non mi ero accorto di aver messo "grattarmi" prima di "studiare". Che essere ridicolo.


martedì 11 ottobre 2005

Dramma di qua, dramma di là...



A me la situazione sembra chiara: pippano. Punto. Non c'è da montarci su un caso.

Kate Moss si è fatta sgamare e l'hanno mandata al macello. Fosse capitato ad una ragazza normale l'avrebbero chiusa in gabbia e bona. Invece lei è famosa, finisce sul giornale e le ritirano i contratti. Solo perchè si è rovinata l'immagine. Fondamentalmente, sono cazzi suoi, tutte le polemiche, i dibattiti etc sono solo aria fritta.

Lapo non s'è regolato. E' finito in overdose. Spero per lui che si riprenda, ma non voglio essere preso per il culo, a sentire "poverino". Lo stress? Ma perchè secondo voi ha cominciato a sniffare per lo stress? MA STIAMO SCHERZANDO?


Per quanto riguarda Calissano la cosa è più grave. C'era un cadavere in casa. Pure lui non s'è regolato, ma è andato fin troppo oltre. E non raccontate cazzate sul mondo dello spettacolo. Non pippava perchè non aveva lavoro. Pippava perchè va di moda, perchè fa sentire bene e un'altra serie di motivi paragonabili a quelli che troverebbe una comitiva di ragazzi qualunque che la sera si fanno le canne in Piazza S.Francesco. Nessun dramma, non ha qualità come attore, voleva troppi soldi o chissà che altro. Silurato, bon. Succede, capita, ma non parlate di dramma. So tutte cazzate.


Kate, e Lapo sono due cocainomani. L'unica cosa che meritano è un'accusa per detenzione di stupefacenti (anzi, neanche quella). Se Lapo si riprenderà. Nessun caso, niente.

Calissano merita di essere indagato, perchè c'era un morto in casa. Punto. Nessun dramma, niente.




C'è bisogno di dire altro?



- Cosa ne penso? Penso che c'è un ragazzo di 28 anni in coma, e spero si riprenda.


Luciano Ferrara a Matrix, 2005

lunedì 10 ottobre 2005

R E S T A R T

Ci vorrebbe, un bel restart. Ricominciare l'anno accademico da capo. Magari facendo gli esami che mi ero preposto. E magari andando a lezione. Cristo santo, sono cominciate il 4. Ho già perso 3 giorni, su... 4. E non ho assolutamente voglia di andare a ferrara, nè oggi, nè domani. E siccome giovedì torno qui a bologna, che ci sono vari compleanni, ho deciso di restare tutta la settimana. Così vanno a puttane altri 3 giorni, che figata. Il problema è che bisogna pagare l'affitto. E ho il telefono scarico senza caricabatterie, e siccome la rubrica è sul telefono non posso chiamare gli altri che non ricordo neanche un numero a memoria. Quindi devo aspettare che arrivi un messaggio incazzato di qualcuno di loro, spiegare il motivo del mio silenzio sembrando per l'ennesima volta un cazzaro insensibile. Non è colpa mia, mi disegnano così. Non sono insensibile. Sono solo cazzaro.



Ogggi ho rivisto la cugina, non ci vedevamo da settimane. E' in gran forma, innamorata e felice. Mi sono ripreso dopo la depressione di mtc e la tristezza post-rottura di mio cugino. Abbiamo girato per negozi in cerca di regali di compleanno sparsi, e alla fine lei si è comprata una gonna, io una giacca fichissima che fa tanto dandy e un paio di scarpe nuove, le solite gazzelle che ormai affollano il mio armadio. Dal 1997 ne ho comprate 4 paia. Che ci volete fare, è amore. Mi sento terribilmente in colpa per aver speso quasi 200€ in vestiario, non credo di averlo mai fatto.  Mi sento anche un po' in colpa perchè non voglio andare a ferrara, ma alla fine è normale che io vada martedì per tornare giovedì? Non ha senso, lo facevo già tempo fa ed era una cosa orrenda. Quindi taglio la testa al toro e salto tutta la settimana. E poi basta con le cazzate. Che palle ripetere sempre le stesse cose.




(commentando una foto di Jessica Alba nuda su un letto)
Galahad:  Ho deciso, prossima vita nasco lenzuolo.
zisho: E sarai comprato da un quindicenne sparapippe sprovvisto di Kleenex. Io invece, col mio solito culo, rinascerò Kleenex.


Igz Forum Community, 2005

Follow Me Around.

Week-end genovese, salone nautico con parentado. Ce la siamo spassata, lo confesso. A genova trovare parcheggio è impossibile, ma l'intera famiglia Zisho in giro per barche esaltatissima (tanto poi mariettiello cambia idea ogni 4 nanosecondi, quindi nulla di fatto come sempre) se ne è fregata e ha passato due giorni in totale armonia. E io mi sono innamorato di circa 4 standiste. Il che è poco, considerato lo spropositato numero di gnocche presenti. In sostanza abbiamo visto un sacco di barche e visitate poche, nessun grande yacht. Anche perchè stand tipo AZIMUT o Ferretti incutevano timore, e probabilmente chiedevano anche il reddito prima di far entrare i visitatori...


Di quelle viste, queste sono le mie personalissime scelte:




Innovazioni e Progetti, Mira 34. La più bella delle nuove barche a metraggio "medio". Insomma quelle non troppo grosse, non tozze e con una buona vivibilità interna. Questa era un piccolo capolavoro. Ottime rifiniture, una gran bella linea, un sacco di spazio fuori e dentro, bella camera armatoriale e "cuccia del cane" (così noi chiamiamo le stanze degli ospiti, ci si entra solo a 90°) molto spaziosa. Nuova costa un botto, ma si trovano usate a prezzi decenti. (per modo di dire)




Cranchi, Zaffiro 34. Notevole. Ormai la Cranchi ha cominciato a fare barche serie, altro che i soliti "purpi" (dicasi purpo barca tozza e grossa che nun se po' guardà) degli anni scorsi. Non moltissimo spazio fuori, dentro un piccolo gioiellino. Notevole soprattutto il soggiorno, altresì noto come dinetta (o tinetta, non l'ho mai capito davvero). Prezzo esorbitante.




Bavaria, 35 sport. Bella. La Bavaria è famosa per le barche a vela, ha cominciato a fare quelle a motore, riuscendo bene e soprattutto facendo prezzi molto più bassi rispetto alla concorrenza. Fuori vivibilissima, dentro molto spazio in dinetta ma cuccia del cane tipica. Buona solo per il prezzo.



Premio speciale della critica:



Salpa, Laver 32,5. Il più alto di tutti, varie caratteristiche da purpo. Pozzetto bellissimo, dentro un appartamento. Spazi sfruttati alla grande. La mia preferita, probabilmente perchè mi sono innamorato della standista che ce l'ha mostrata. Bellissima (lei.)




Vabbè, dopo questo post da pseudoriccone posso anche andare a nanna. Però continuo a sognare, per almeno due giorni non farò altro che pensarci. Il Salone Nautico è una droga, è una figata. Altro che motorshow, dove sbavi e basta. Qui sbavi e tocchi con mano.


E poi, sempre meglio una barca piuttosto che una macchina.




Postilla: sono ritornato nel periodo radiohead grazie alla scoperta di alcune b-side meravigliosi. Follow Me Around è la mia canzone preferita dell'anno.

venerdì 7 ottobre 2005

L'attore

Che bel giuoco che bel mestiere. Ah, la recitazione. L'essere sul palco, interpretare qualcun altro per un po', senza avere la minima idea di quello che succede di sotto. Perchè la cosa che mi piace di più è proprio questa: non vedere un cazzo. Quando sei su un palco le luci accecano. Durante uno spettacolo normale, con vari personaggi, copione eccetera, il problema è limitato. In fondo puoi interagire con gli altri personaggi, e lo sguardo sul pubblico lo dai ogni tanto, cercando sempre di non dargli le spalle. I monologhi invece sono un casino. DEVI guardare il pubblico, sempre, e va a finire che ti ritrovi a guardare nel vuoto con occhi spiritati. Ed è bellissimo. La prima volta che mi sono trovato su un palco a fare un monologo ho deciso che avrei continuato a recitare. E così ho colto l'occasione al volo.


Ne hanno parlato i giornali di recente, il progetto si chiama TeatroLAB. E' finanziato dalla Fondazione del Monte in collaborazione col quartiere Savena, e sarà gestito da Antonio Albanese, Giorgio Comaschi e Francesca Sani. Durerà 3 anni nel corso dei quali si faranno spettacoli, cortometraggi, sceneggiature e quant'altro. E soprattutto, sarà totalmente gratuito.


Così, ieri ci sono andato, che c'erano i provini. Sono arrivato tipo un'ora prima, che mi aspettavo una folla stile Grande Fratello. Ovviamente mi sbagliavo. Sono sempre ottimista riguardo ai ggiovani italiani. Intorno alle 14.15 è arrivata un po' di gente, in totale ci saranno state 50-60 persone...


Le tipologie erano varie. C'erano i ventenni, che erano lì tanto per provare, attirati dal fatto che è una roba gratuita. E mi inserisco in quella categoria. Poi c'erano quelli un po' più convinti, che vogliono fare del teatro la loro vita e potrebbero impazzire di fronte ad una porta chiusa. E poi un gran numero di trentenni spocchiosi, con grande convinzione di essere i vari Giorgio Albertazzi/Lella Costa della situazione. In ogni caso c'era anche gente molto simpatica, con cui ho chiaccherato per un bel po' prima e dopo il mio "provino".


Le virgolette sono necessarie. Non ho dovuto declamare i versi di qualche poeta, nè improvvisare una scenetta. E' stata semplicemente una chiaccherata piacevole, con Comaschi e la Sani, su ciò che faccio e ho fatto nella vita, con divagazioni sull'amata/odiata medicina e sulle mie passioni. Alla domanda "scrivi?" mi sono illuminato. Ho risposto di si, e si è illuminato anche il Giorgio. Gli ho letto le 15 righe di presentazione che consigliavano di portare, e gli ho dato anche 3 racconti (2 dei quali sono qui, l'Ateo e La rinascita dei Sensi). Mi ha detto che li avrebbe letti prima di andare a letto... La chiaccherata poi ha proseguito e alla fine con faccia soddisfatta il marpione mi fa "lasciami il tuo numero di telefono, che..." a quel punto l'ho interrotto e gli ho detto "ce l'hanno le ragazze fuori" saluti e baci, sono fuori.


Nessuna aspettativa, lo sapete. Tempo 10 giorni e ci sarà il responso. Cioè, se arriva la magica telefonata godo, altrimenti mi dico "pazienz" e mi iscrivo al rinnovato CTU (centro teatro universitario di ferrara), rinnovato perchè i due responsabili hanno litigato pesantemente e quindi non è più come una volta. Che poi magari non sono neanche in tempo per iscrivermi, per cui "pazienz".



Anima mia, contemplali: sono proprio orribili!
Sembrano manichini, vagamente ridicoli,
terribili, strani come sonnambuli,
che dardeggiano chissà dove i globi tenebrosi.



Quegli occhi, da cui è svanita la scintilla divina,
restano levati verso il cielo, come se guardassero
lontano; non si vedano mai chini
verso terra, pensosi, con la testa appesantita.



Attraversano così il buio infinito,
fratello del silenzio eterno. Guarda,
città che intorno a noi canti, ridi e strepiti!


Città amante del piacere fino all'atrocità,
guarda. Mi trascino anch'io, inebetito più di loro,
e dico: Ma che cercano in Cielo tutti questi ciechi?


Charles Baudelaire, I Ciechi, tratto da "I Fiori del Male" 1857
(primo monologo recitato dal buon zisho)

Requiem Per Un Numero


Il 12 è morto. Dopo 60 anni di attività, il numero di servizi più famoso d'Italia ha cessato di esistere. Come la lira qualche anno fa, verrà usato solo nelle frasi fatte, come "ma chi sei, il 12?" da dire ad uno che conosce migliaia di numeri a memoria. Al suo posto, sono arrivati i Lanzichenecchi. (o come cazzo si scrive che non c'ho voglia di controllare.)


Il servizio offerto da Telecom Italia cambia, grazie alla liberalizzazione del mercato. E quindi, ovviamente, le società corrono ad accaparrarsi una fetta del mercato. I primi sono i gemelli biondoni dentoni, signori e signore, gli 892892.



Tralasciando il trash che scorre potente nei baffoni, sappiamo più o meno tutti com'è andata a finire. Prima Grillo, poi Le Iene, hanno sputtanato i gemelloidi dimostrando che chiamare quel numero costa un puttanaio, e che soprattutto è di una società totalmente diversa dalla telecom, tal Numero Italia. Loro sono corsi ai ripari, e dicono che 1 minuto di conversazione con il loro numero costa meno di 1 minuto di conversazione col 12. Ci credo, chiamare all'aldilà costa.


Chiaramente, non è finita qui. La Telecom ovviamente non poteva stare a guardare i baffoni appropiarsi del mercato che fu suo una volta (ma poi, c'era veramente tutta sta gente a chiamare il 12? boh) e quindi ha sfornato il...



Scrivilo dove vuoi (1254) ma scrivilo (fatto.) Entrato dal 1° Ottobre in servizio, è quello che ispira più fiducia. E infatti, sul sito c'è scritto "fidatevi solo di chi vi conosce da una vita" e la pubblicità è sempre pulita e "raffinata" rispetto al trash allucinante dei baffoni. La cosa strana è che sul sito non è possibile vedere le tariffe. O se è possibile, io non l'ho visto.


Sembrava conclusa qui la faccenda. I baffoni sputtanati e spacciati, e la telecom pronta a recuperare il tutto con il 1254. E invece no.


All'improvviso, nè è sbucato un altro. Due cosi pelosi simili ai muppets canticchiano che non c'è "mammolo senza dotto" e "non c'è 12 senza 88".



Tutto,  e dico TUTTO, fa pensare che sia un'altro spot telecom. Chiaramente, una persona con un minimo d'intelligenza si dovrebbe chiedere "ma a che servono 2 numeri con gli stessi servizi?" a niente. E infatti i furboni della TPI - Paginas Amarillas hanno copiato lo stile della Telecom per lanciare il loro servizio anche in Italia, dopo un grosso successo in Spagna. Sembra un servizio potente, addirittura in 4 lingue, con la possibilità di fare tante cosucce carine e addirittura ricevere gratuitamente i numeri via sms e fax. Di prezzi non ne parla nessuno però.


Già si sentono le urla: BASTA NON NE POSSIAMO PIU!!!! Sono d'accordo. Ma non c'è 2 senza 3. E il 4 da solo si annoia. E quindi ecco sbucare il:



E' l'ultimo arrivato, quasi in sordina.  E' il 1240, il nuovo servizio delle paginebianche, ovvero quelli dell'elenco telefonico. E finalmente le cose si fanno chiare. Sul sito ci sono tutti i costi, da tutti i telefoni compresi i cellulari. E se ne vantano. E c'hanno ragione. Ma, stranamente, il bel servizio del sito paginebianche.it non funziona più bene come una volta. Chissà, magari lo toglieranno di mezzo, che senso ha un servizio gratuito ormai?



In questa accozzaglia di numeri, ho deciso di lanciarne uno anche io.




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Sono pronto a diventare miliardario.

lunedì 3 ottobre 2005

Dylan Dog n. 229, Il Cielo Può Attendere



Soggetto e sceneggiatura: Michele Masiero
Disegni: Corrado Roi
Copertina: Angelo Stano



Avete presente gli angeli? No, non quelli saccenti e irritanti come Dust de "Il Tocco Del Diavolo", intendo quelli veri, con l'aureola e le ali piumose. Angel è uno di loro. Svolgeva tranquillamente il ruolo di angelo custode, fino a che una banda di cattivi con cani infernali al seguito non l'ha rapito, recidendogli le ali, dopo averlo trattato come una cavia da laboratorio. Ora è riuscito a scappare, e chiede all'Indagatore dell'Incubo di riportarlo a casa. Ma non sarà facile...



Quarta prova per Michele Masiero, che ha avuto modo di farsi le ossa sullo storico Mister NO.  "L'incubo dipinto" e "Insonnia" erano due albi mediocri, come se ne trovano tanti, ahimè, nelle ultime pubblicazioni. Il secondo, in particolare, era davvero brutto, con una storia che non stava molto in piedi. L''ultimo prima di questo, "Istinto Omicida", è un albo discreto, con una storia vecchio stile che a parte qualche passo falso scorre bene fino alla fine. Purtroppo qui Masiero fa un passo indietro. La storia parte bene, nonostante il tema sia piuttosto sfruttato, e alcune scene ricordano persino albi storici, come stile e impostazione. E a dire la verità, il problema è proprio quello. Masiero gioca a fare lo Sclavi, o il Chiaverotti, inserendo nell'albo alcuni elementi, come la storia dei cittadini di Lonewood, che ricalcano la storia del mostro di "Dal Profondo", e si rivelano però totalmente inutili, risultando solo come dei riempitivi. Già verso la metà dell'albo assistiamo a scene confuse e gestite male, con due uomini in fuga non si sa da cosa, un Angelo caduto e un Dylan IRRICONOSCIBILE, totalmente fuori dagli "schemi" a cui siamo abituati, che si comporta in un modo totalmente opposto al suo solito modo di pensare. Si giunge quindi a stento alla fine, l'apoteosi della banalità, con una spiegazione superficiale e razionalistica, quando nell'albo non c'è assolutamente nulla di razionale.



La sensazione è che Masiero abbia cominciato a scrivere questa storia molto tempo fa, in un momento di grande ispirazione e un pelino di manie di grandezza. Evidentemente poi, l'ha abbandonata, e l'ha ripresa solo quando stava ormai per scadere il tempo a sua disposizione. Solo questo spiega il motivo per cui questo albo appare sconclusionato. E' un pasticcio bello grosso. Masiero dovrebbe smetterla di giocare a fare il grande autore e ridimensionarsi, perchè in fondo qualche buono spunto ce l'ha. L'albo purtroppo è un passo falso dopo l'ottimo "Oltre Quella Porta" e lo splendido speciale "La Peste" (chi ha detto Barbato?). Speriamo nei prossimi, anche se la comunità è parecchio sfiduciata dopo questa nuova ricaduta.